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Bicicletta in gravidanza e maternità
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Bicicletta in gravidanza, dopo il parto e con i bimbi: ecco come.
Le tipologie e i benefici della bicicletta in gravidanza, nel post partum e con i bambini
Pedala, che ti passa! Con una “licenza sportivo-poetica” potremmo parafrasare così il più famoso “ridi che ti passa”. In realtà, l’andare in bicicletta ha un effetto positivo anche sull’umore, per cui non ci spostiamo di molto.
Sì, perché le due ruote possono rappresentare tante cose per noi: un mezzo di trasporto, una piacevole alternativa nelle domeniche di stop al traffico, un modo per tenerci in forma.
I benefici dell’andare in bicicletta
Che tu sia una bike addicted o anche solo una simpatizzante, i benefici della pedalata restano comunque molti e innegabili:
- fortifica il cuore, migliora la circolazione e contribuisce a ridurre il rischio di malattie legate all’apparato cardio-circolatorio.
- Non ha impatto negativo sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale: a differenza della corsa, in cui ginocchia e caviglie sono sempre molto stimolate, la bicicletta è un sport a basso impatto.
- Più energia, meno fatica: la bicicletta contribuisce ad aumentare il livello di energia, e quindi di sopportazione alla fatica.
- Rassoda glutei e polpacci, snellisce le cosce, tonifica i muscoli della colonna vertebrale (dorsali).
- Contribuisce ad allungare l’aspettativa di vita: parrebbe proprio, secondo uno studio condotto in Danimarca, che andare in bicicletta allunghi la vita. Circa 3 anni per le donne, 5 per gli uomini e ben 8 per i ciclisti professionisti.
- Brucia calorie e aiuta a controllare il peso, soprattutto per le donne. Se abbinata ad una corretta alimentazione, è perfetta per dimagrire.
- Fa bene all’umore: andare in bicicletta riduce i livelli di stress ed è di grande aiuto per chi è depresso.
Quando è sconsigliato andare in bicicletta?
La bicicletta non fa per te se:
- soffri di insufficienza venosa grave nelle gambe: se vuoi pedalare, fallo sempre ad un ritmo blando.
- Soffri di emorroidi: la sella non è proprio il massimo per questo problema.
- Se hai disturbi/malattie/infiammazioni all’apparato genitale o urinario.
- Se hai l’ernia al disco, o altre problematiche alla schiena in fase acuta.
- Se sei malato di cuore o soffri di qualche patologia dell’apparato circolatorio (in ogni caso sarà il tuo medico a consigliarti il meglio).
Per il resto, metti sempre il casco, rispetta sempre il codice della strada…e sei pronta per salire in sella!
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Bicicletta in gravidanza
Bicicletta in gravidanza: dalla city bike allo spinning, cosa puoi e non puoi fare.
Molte donne si chiedono se possono andare in bicicletta in gravidanza ma la domanda più corretta dovrebbe essere: che tipo di bicicletta posso usare in gravidanza?
Già, perché per rispondere al quesito bicicletta sì o no nei nove mesi, dobbiamo entrare nello specifico delle tecniche. Eccole qui:
- City Bike: SÌ, sempre con calma e tranquillità. Dal momento in cui questa tipologia di bicicletta è usata più come mezzo di trasporto che come vero attrezzo sportivo, se te la senti e finché te la senti, non c’è motivo per cui tu non salga in sella. Attenzione alle buche, ai dossi, ai marciapiedi: il tuo bimbo nel pancione potrebbe non gradire.
- Bicicletta da corsa: NI. Sul praticare il ciclismo in gravidanza ci sono pareri discordati. I motivi sono diversi:
- la sella è stretta e rigida: potrebbe comprimerti in modo fastidioso (e doloroso) la vagina e non è il massimo in gravidanza.
- La posizione: finché non hai il pancione, tutto bene. Quando, però, inizi ad essere grossa, non credo che sia molto confortevole stare in sella in quel modo. Si fa anche fatica a respirare.
- L’impegno e lo sforzo: chi fa ciclismo è abituato a pensare in lunghe distanze e resistenza, sforzi e impegni eccessivi durante i 9 mesi.
Quindi, se fai uscite di mezz’oretta e a ritmo blando, ok. Lo puoi fare finché il pancione te lo consente…poi lo saprai da te quando fermarti.
- Mountain Bike: NI. La parola stessa indica il suo uso. La MTB è una bicicletta che nasce per divertirsi in sterrato, arrampicarsi o lanciarsi in salite e discese in montagna. Tutte situazioni pericolose in gravidanza. La puoi usare se scegli una pista ciclabile, un sentiero in un parco. Attenzione comunque al tipo di terreno: non deve essere tempestato di buche o pietre, ma regolare. Per il resto, valgono le perplessità della bici da corsa.
- Cyclette: SÌ. Come la city bike, la posizione che devi tenere in sella ti consente di poter salire anche durante la gravidanza. Meglio ancora, per comodità e scarico di sforzi e pesi, scegliere la Cyclette orizzontale, quella dove si sta semi-sdraiate, per intenderci, che evita anche la compressione sul pube ed evita la comparsa dei dolori lombari. In più può essere usata tutto l’anno, in tutte le stagioni e condizioni meteo.
- Spinning: NO. Divieto assoluto durante la gravidanza. L’elevato lavoro cardio-vascolare e l’innalzamento della temperatura non lo rendono uno sport amico della gravidanza.
Per le tipologie di bicicletta che puoi utilizzare in gravidanza, ecco tutti i consigli per pedalare al meglio:
- Quanto pedalare e con che frequenza: puoi utilizzare la bicicletta in gravidanza per 20-30 minuti, anche tutti i giorni, se vuoi. Ritmo blando (max 60% della frequenza cardiaca massima), e regolare (niente scatti, accelerate o decelerate).
- Acqua a portata di mano. Anche se non stai sudando, ricordati che bere acqua è essenziale in gravidanza. E fa bene anche per contrastare la ritenzione idrica.
- Attenzione al sole: i raggi solari macchiano d’estate, come d’inverno. Una protezione solare alta, soprattutto sul viso, ti aiuta a tener lontane le macchie.
- Occhio alla temperatura: d’estate scegli zone ombreggiate e esci nelle ore più fresche del giorno. D’inverno meglio in pausa pranzo, quando le temperature sono meno rigide. Se c’è ghiacciato, lascia stare, il rischio di caduta è troppo elevato.
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Bicicletta dopo il parto e nei primi sei mesi del bimbo
Quando riprendere ad andare in bicicletta dopo il parto
La bicicletta è un validissimo aiuto nella ripresa della forma fisica dopo la gravidanza.
Brucia calorie e ridisegna la figura, tonifica i muscoli e aiuta a smaltire i liquidi in eccesso.
Bisogna però aspettare che tutto si sia riassestato in modo corretto. Qualche settimana (4 o 6) se il parto è stato naturale, senza punti e con il via libera del tuo medico o ginecologo. Se, invece, ti hanno messo i punti, prima di risalire in sella la ferita deve essersi rimarginata bene e in modo completo. Sarà il tuo medico a darti l’ok. Stessa cosa vale per il parto cesareo. Anche se i punti sono addominali, resta comunque un’operazione che, come tale, ha bisogno del suo giusto decorso post operatorio.
Passa il tempo necessario, tu riprendi ad andare in bicicletta e vuoi portare con te il tuo piccolino. Si può?
Prima di tutto vorrei rispondere in modo definitivo ad una domanda (e a tante castronerie che si trovano su diversi siti, seppur qualificati, dedicati al mondo della bicicletta): NON SI PUÒ, e ripeto, NON SI PUÒ PORTARE I BAMBINI IN BICICLETTA NEL MARSUPIO O IN FASCIA O ZAINO CHE SIA. È troppo pericoloso. Lo vieta la legge…ma dovrebbe essere prima di tutto il buon senso.
Portare il bimbo in bicicletta nei primi mesi di vita:
- Se sei a casa, e vuoi allenarti sulla cyclette, puoi usare una fascia o un marsupio, assicurandoti che la testa sia ben salda e ferma, perché il tuo piccolo non è in grado di reggerla da solo. Attenta al sudore. Se lasci il bimbo in culla o nella sdraietta accanto a te, comunque, può essere un buon modo per farvi compagni.
- Se vai in outdoor, puoi utilizzare una city bike, una leisure bike, una bici da trekking o anche una mountain bike alla quale puoi attaccare il carrellino (o rimorchio) portando il tuo piccolo dentro l’ovetto (sì, lo stesso che utilizzi in auto). Ti sconsiglio lunghi tragitti e sterrati, per una questione di sicurezza e scomodità. Cosa dice la legge? Più avanti trovi un sunto sulla questione.
- Puoi usare una cargobike o una bakefit (in Olanda spopolano): sono biciclette dotate di apposito vano ove ci si può mettere l’ovetto dell’auto, ma anche il cane o la spesa, come fanno nel Nord-Europa.
- Scegli sempre prima i tuoi itinerari, strade poco trafficate, meglio ancora le piste ciclabili o i parchi. Attenzione alle buche e ad altri possibili pericoli.
- Attenzione al sole e alla temperatura: idem come in gravidanza.
- Rispettare gli orari di sonno-veglia del piccolo: non vanno alterati. Sei tu che devi adattarti ai suoi bisogni in questo momento.
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Andare in bicicletta con il proprio bimbo
Non solo la bicicletta è un mezzo di trasporto sano, divertente, economico e pratico per trasportare i bambini, ma è anche possibile fare sport, senza doverli lasciare a qualcuno.
Certo, devi adeguarti all’attrezzatura che può essere comoda, sicura e funzionale per entrambi, ma nessuno ti impedisce di farti una bella gita, una scampagnata, anche su sentieri montani non troppo difficili: basta organizzarsi e portarsi l’occorrente. Ci sono mamme e papà che vanno anche in vacanza in bici con i bimbi.
Organizzarsi per andare in bicicletta con il proprio bimbo dopo i 6 mesi.
Come trasportare i bambini in bicicletta: divertirsi, essere sicuri, rispettare le normative.
Il metodo o mezzo di trasporto per portare con noi i bimbi in bicicletta sono diversi e variano a seconda delle esigenze, del peso e dell’età dei piccoli stessi.
- Con le già citate cargobike e Bakefit. Sono bici da trasporto e per la mobilità più che per lo sport, quindi, se ce l’hai e vuoi usare questa, scegli un terreno pianeggiante e non dissestato. Devi informarti sulla capienza e la capacità di carico, prima di partire.
- Seggiolino: anteriore dai 9 ai 15 kg – posteriore dai 9 ai 22 kg. Per la normativa, ti invito a leggere il trafiletto dedicato più in basso.
- Carrello: comodissimo per i viaggi più lunghi, si fissa e aggancia alla bici tramite un apposito sistema. All’interno il bimbo può anche dormire, è sicuro perché legato con le apposite cinture di sicurezza ed è possibile trasportare anche oggetti utili. I carrelli portano i bimbi dai 9 kg fino a una massa totale (carrello compreso) di 50 kg, dipende dai modelli, e devono essere omologati a norma di legge (vedi fondo pagina).
- Appendici: il nostro campione o la nostra campionessa vuole sentirsi quasi autonomo/a, ma noi vogliamo la sicurezza di poterlo/a aiutare o tenere sotto controllo? Ecco che l’appendice fa al caso nostro! Si crea quasi un tandem, però con le pedalate indipendenti; per questo è meglio sceglierne una con fermapiedi, in modo che il tuo piccolo non pedali a vuoto.
LEGGI E NORMATIVE SUL TRASPORTO DEI BAMBINI IN BICICLETTA
Scarica la versione in PDF della Normativa-trasporto-bimbi-in-bicicletta
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- Da 6 mesi a 1 anno
- Fino a 6 mesi
- Oltre 2 anni
- Primo trimestre (0/3 mesi)
- Secondo trimestre (3/6 mesi)
- Terzo trimestre (6/9 mesi)
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Pilates
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