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GONFIORE IN GRAVIDANZA: cause, consigli, rimedi e quando preoccuparsi.

 

Il gonfiore in gravidanza non conosce stagione, ma peggiora con il caldo. Per capire da dove viene e cosa fare, leggi qui!

Ho dedicato questo mese di aprile 2023 al gonfiore femminile, in ogni sua forma, proprio perché, con l’avvicinarsi della stagione calda, questo fenomeno sarà il nemico contro cui combattere per molte di noi. Parlartene da punti di vista diversi, e nello specifico di ogni aspetto, può esserti di aiuto per trovare soluzioni concrete al problema. 

In gravidanza la questione gonfiore si pone un po’ in modo trasversale. Questo perché, purtroppo, è un fenomeno che non conosce stagione. Si acuisce con caldo, certo, esasperando e aggiungendosi, spesso, però a uno stato in cui il problema è già esistente.

Il punto, infatti, non è solo il fatto che la gravidanza, per le sue peculiarità, “peggiora” gli effetti delle cause per cui tutte normalmente ci gonfiamo, ma ha anche delle situazioni specifiche che si aggiungono alla lista delle cause. 

Per questo motivo, se cerchi una risposta concreta e una soluzione che ti possa davvero aiutare a tenere sotto controllo il gonfiore in gravidanza, devi sapere che, come per altri aspetti, in gravidanza dovrai prestare doppia attenzione e doppio impegno, anche in base a quanto grave possa essere la situazione. 

È infatti importante saper distinguere quando è il caso di preoccuparsi. 

Vediamo il tutto, passo, passo. 

Ecco cosa troverai in questo post: 

  • che tipo di gonfiore possiamo avere in gravidanza e quali sono le cause?
  • Che soluzioni possiamo adottare per il gonfiore in gravidanza? 
  • Quando è il caso di preoccuparsi per il gonfiore in gravidanza e cosa fare? 

Tipologie e cause del gonfiore in gravidanza

Essere gonfie in gravidanza è piuttosto normale e piuttosto comune. La maggior parte delle donne soffre di gonfiore alle gambe, alla pancia e, a volte, capita anche si estende alla parte superiore del corpo, fino alle mani. Cerchiamo di capire insieme i diversi tipi di gonfiore e quando, in caso, diventa preoccupante. 

Sia per quanto riguarda il gonfiore agli arti, sia per il gonfiore addominale (pancia tesa e dura, stipsi etc), le cause sono davvero simili e concatenate. 

Soffrire di edema, specie alle gambe e specie sempre un pochino di più quanto più si avvicina il parto è una condizione pressoché fisiologica. 

Le cause sono diverse: 

  • ormonali (sì, sempre loro, mannaggia!), una quantità davvero esosa di progestinici ci rallenta e ammorbidisce tutto. 
  • Ritenzione di liquidi che si accumulano nei tessuti: in conseguenza della circolazione che rallenta, del feto che cresce sempre più e ha bisogno di nutrimento e idratazione, non sempre il nostro corpo riesce ad avere il giusto apporto di risorse e ad allocarle nel modo e nei posti giusti.
  • Livello di idratazione non adeguato: non bere a sufficienza porta sia ad un rallentamento intestinale, sia a gonfiarsi ancora di più per via della ritenzione di liquidi in posti sbagliati (spazi extracellulari, dove l’acqua non dovrebbe stare, se fossimo correttamente idratate). 
  • Pressione del feto sulla vena cava: rallenta il ritorno venoso al cuore, quindi, sangue che circola peggio, ossigeno che circola più lentamente, tessuti che si ossigenano meno, quindi più stasi, più gonfiore.
  • Modificata mobilità o maggiore sedentarietà: ci si muove in modo diverso, a volte meno, ancora troppo per nulla. In gravidanza tenersi in movimento è un must. 
  • Alimentazione e variazione della flora batterica intestinale: si ha più fame e, spesso, invece che mangiare due volte meglio, si mangia per due o peggio, per voracità, per le nausee, etc. Il mito del mangiare i crackers che passa la nausea è la prima causa di sovrappeso, ritenzione e gonfiore in gravidanza. 
  • Allenamenti non adatti: esattamente come per quando non si è gravide ma a maggior ragione in gravidanza, scegliere e seguire allenamenti non adatti a noi, al nostro fisico, al nostro livello, alle nostre abitudini pregresse e al fatto che è necessario come l’aria lavorare su flessibilità e mobilità prima di ogni altra cosa, è davvero deleterio. Spesso si finisce per peggiorare la condizione, anziché migliorarla. 

Serve che io ti dica che la prima cosa a cui fare attenzione è l’idratazione, la seconda all’alimentazione e la terza al movimento? Sì, serve. Ed ecco che arriviamo, perciò, al momento delle soluzioni! 

Rimedi per il gonfiore in gravidanza

Vista la premessa del paragrafo precedente, capirai che ci sono aspetti su cui si può lavorare, altri no. Si può fare molto per ridurre, per stare meglio, ma non possiamo impedire totalmente la comparsa del fenomeno. 

Andiamo con ordine rispetto alle cause e vediamo come è possibile intervenire, con quali accorgimenti e quando.

Idratazione, ritenzione di liquidi e circolazione in gravidanza, ecco cosa possiamo fare: 

  • aspetto ormonale: no way! Da questo lato non ci si può proprio fare nulla. Però, se sei ginoide e ti stai gonfiando come un pallone e ti stai riempiendo di adipe, ritenzione e cellulite, puoi lavorare su tutti gli altri aspetti per impedire il peggio! 
  • Ritenzione di liquidi: strettamente legata al punto sotto, per la ritenzione possiamo lavorare sia dal punto di vista dell’idratazione, sia lato alimentazione (scegliendo di mangiare senza esagerare con il sodio/sale, sia lato circolazione, magari pensando a dei linfodrenaggi manuali fatti bene o alla pressoterapia (dietro nullaosta del ginecologo). 
  • Idratazione: bisogna bere abbastanza e anche con modo. Non c’è una quantità che vada bene per tutte: non siamo tutte alte uguali, c’è chi aspetta un bimbo, chi i gemelli, poi bisogna guardare la stagione, che sport si pratica…insomma, i fattori sono diversi. E, attenzione, bere 2 litri d’acqua d’un fiato non ha davvero ragione di esistere. Il nostro corpo ne prenderà pochissima e il resto la trasformerà in “plin plin” a giro di breve. È molto importante, dunque, bere 1 bicchiere d’acqua alla volta. Uno ogni mezz’ora è una buona pratica per essere sicure di restare idratate e di non disperdere inutilmente nemmeno una goccia (e nemmeno un minerale). Va bene fare pipì, ma farla giusta! 
  • Circolazione: io le consiglio sempre ma in gravidanza ancora di più: le calze a compressione come se non ci fosse un domani. Collant o calze al ginocchio che siano. Fatti consigliare in sanitaria o farmacia. 

Ed ecco, invece, cosa possiamo fare per gli altri aspetti. 

Le mie due gravidanze: Petra, 2017, Enea 2020.

Movimento, alimentazione, attività fisica in gravidanza per contrastare il gonfiore: ecco come

  • Movimento e mobilità: restare in movimento, mantenersi mobili è fondamentale in gravidanza. Proprio perché gli ormoni ci rendono “morbide”, possiamo approfittarne per lavorare su aspetti che, magari, in altri momenti trascuriamo. La flessibilità è la base non solo per lavorare sul gonfiore ma anche per garantirsi una ripresa più rapida (in termini di benessere e di rispetto della fisiologia del corpo) nel post parto. 
  • Alimentazione: c’è chi mangia troppo, chi male, chi troppo poco, chi elimina i carboidrati, chi esagera con le proteine. Il punto è sempre quello, la soluzione sta nell’equilibrio, nel variare gli alimenti, nel scegliere quelli ad alto valore nutrizionale, nell’evitare cibi elaborati, fritti, raffinati industriali, poco sani. Sicuramente da fare è il progredire nell’intake via via nei trimestri aumentando la quantità di carboidrati. Questo perché il bimbo cresce, ti serve più energia e, no, no fear (niente paura), perché, credimi, anche se sei ginoide, la giusta quantità di carboidrati è quello che ti salva dal ritrovarti con gambe molto infiammate perché intossicate dalle troppe proteine. E, ps, mai coricarsi dopo i pasti! Approfittatene per una passeggiata. Leggi qui sotto. 
  • Attività fisica calibrata alle proprie esigenze e preferenze: non è il momento di sedersi, ma nemmeno per fare i draghi. Gravidanza per rima con consapevolezza, con percorsi che siano in linea con ciò che ti piace, con ciò che ti fa stare bene, con lo sport o l’attività che senti tua. Ti piace fare workout con i pesi? Benissimo! Adegua i tuoi allenamenti alla tua condizione. Preferisci la ginnastica dolce? Va benissimo ugualmente, purché ti accompagni al meglio in tutti la gestazione e ti permetta di arrivare nelle migliori condizioni al parto e ti prepari per il post. Di fatto, lo scopo dello sport in gravidanza è questo: FARE UN INVESTIMENTO SU CIÒ CHE SARÀ DOPO! Su tutto, consiglio di camminare, camminare, camminare! Mai come camminare (e attivare i polpacci) riattiva anche la circolazione e aiuta contro il gonfiore in gravidanza, sia esso delle gambe o da scarsa motilità intestinale! E dopo l’attività? Mettersi a gambe all’aria, coi piedi in alto, per esempio nella posizione di Mezieres (chiedimi come 😉 ) è un super tocca sana e abitudine TOP! Se vuoi allenarti con me, vai subito ai miei programmi!

Quando da edema diventa problema di salute: quando il gonfiore in gravidanza diventa preoccupante. 

Come dicevo all’inizio, il gonfiore che si estende alla parte alta del corpo, magari improvviso e in concomitanza ad un aumento di peso che va oltre ciò che possiamo definire ponderale (normale, fisiologico). Un improvviso aumento di gonfiore non va mai sottovalutato perché può essere il campanello d’allarme per problematiche serie che richiedono di intervenire con consulenza da parte del personale medico. 

Da scongiurare sono la trombosi, la preeclampsia (gestosi), la cardiomiopatia peripartum. Come posso accorgermi da sola se c’è qualcosa che non va? 

Fai caso a questi aspetti: 

  1. pressione del sangue: non deve superare i 140/90 mm Hg. 
  2. il gonfiore non deve essere eccessivo e comunque non deve essere localizzato in una sola gamba, zona polpaccio ad esempio. Non devi essere calda, arrossata e non ti deve fare male e non devi avere febbre.
  3. Gonfiore improvviso, comparso come un rush, specie se arriva alle mani. 
  4. Se ti senti in stato confusionale.
  5. Se fai fatica a respirare, a vedere bene.
  6. Se hai tremori, dolori (testa, pancia, petto), convulsioni.

Tieniti sempre monitorata, soprattutto se tendi a gonfiarti. Se capita durante il giorno, ma poi si risolve tutto dormendo, tutto bene!

Io ho sofferto molto con la mia prima gravidanza, quando ero incinta di Petra, perché il tutto era peggiorato dal fatto che terminavo la gestazione a fine maggio, con un gran caldo. 

Con Enea è andata un pochino meglio, avendo il termine a dicembre…e perché avevo un po’ di esperienza e strumenti in più! 

E tu? Come sta andando, o com’è andata, con il gonfiore in gravidanza? 

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