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Prurito in gravidanza: come rimediare quando il fastidio è estetico.

Il prurito in gravidanza è un fastidio di cui soffre la maggior parte delle donne incinte.

Si manifesta solitamente nell’ultimo periodo della gestazione, quando la pelle è sottoposta ad una tensione massima. Le zone più colpite sono la pancia, il seno, talvolta i fianchi, le braccia, le mani e anche il cuoio capelluto. Esso è legato principalmente a fattori come lo stress della tensione della pelle, i livelli ormonali e la secchezza data dalla ritenzione idrica. Queste condizioni sono di normale amministrazione in gravidanza. Essendo di natura fisiologica, non devono destare nessun tipo di preoccupazione.

Esistono, però, anche altre forme di prurito che sono derivanti da manifestazioni patologiche. Esulando dall’ambito estetico, non ne parlerò in questa sede.

Ci tengo solo a segnalarle, di modo che le lettrici possano orientarsi e sapere se è il caso o meno di rivolgersi al proprio medico:

  • cause patologiche dermatologiche: allergie e intolleranze alimentari (fin dalle prime settimane), prurito gestazionale , dermatite papulare, orticaria papulare. Di solito iniziano a manifestarsi ancora nel primo trimestre per cui è possibile intervenire per tempo.
  • altre patologie per cui è necessaria la cura farmacologica: gestosi e diabete gestazionale (entrambi si manifestano intorno al secondo trimestre), colestasi gravidica o epatica (secondo/terzo trimestre).
  • Prurito intimo: si manifesta a livello vaginale perché la flora batterica è alterata dal cambiamento ormonale. Il sistema immunitario si indebolisce e, pertanto, non è raro che si manifestino infezioni come la candida o l’herpes. Anche in questo caso, bisogna consultare il proprio ginecologo per trovare il migliore rimedio a questi fastidi.

Rimedi per alleviare il prurito in gravidanza.

Tornando al nostro prurito di tipo estetico, questo si protrae fino al parto, scomparendo con esso. Esistono diversi rimedi e trattamenti da applicare sulla pelle per lenire il fastidio.

Il must è lenire e mantenere idratata la pelle.

Ecco i più gettonati:

  • Lozioni o creme a base di acqua di rose, dalle proprietà lenitive, bergamotto e/o lavanda, con proprietà antistaminiche e calmanti.
  • Mentolo e menta piperita, da usarsi nel talco mentolato o in gocce da mettere nella vasca da bagno, per alleviare l’effetto urticante del prurito.
  • Oli a base di mandorle dolci (meglio spremute a freddo) e/o germe di grano.
  • Creme a base di principi attivi elasticizzanti, emollienti, idratanti, nutrienti.
  • Creme, fluidi o gel a base di aloe vera, lenitiva, calmante, rinfrescante.
  • Impacchi con olio essenziale di melaleuca, calmante, o carota selvatica, per un sollievo immediato.
  • Shampoo all’argilla o decotto di bardana sono efficacissimi per il prurito al cuoio capelluto.
  • Impasti di miele e polvere di cannella oppure di farina d’avena (2 tazze) in acqua calda da applicare in loco e lasciare agire come una maschera per qualche minuto. Sciacquare e reidratare con olio o crema.

Alimentazione corretta e sport in gravidanza come rimedi efficaci al prurito.

L’avresti mai detto? Beh, non è una trovata di Mamma Sportiva questa correlazione, semplicemente la pura verità: seguire una dieta leggera e bere la giusta quantità di acqua sono condizioni essenziali per lo stare bene generale in gravidanza.

Cosa aiuta contro il prurito in gravidanza?

  • eliminare i cibi pesanti da digerire, fritti, troppo grassi, speziati, salati, piccanti e, in generale, troppo conditi.
  • idratare la pelle anche da dentro, bevendo tanta acqua (almeno 1,5 l al giorno. Vedremo meglio come distribuire i bicchieri d’acqua durante la giornata più avanti, nel paragrafo dedicato alla ritenzione idrica).
  • fare attività sportiva, (se non sai da dove iniziare, prova con delle semplici, lunghe passeggiate) che stimola e migliora la circolazione microcapillare del sangue, aumentando la temperatura e alleviando così il prurito.

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