Attività sportiva

Fare meno fatica per rendere meglio e di più: a ottobre riparti così.

 

Dopo le fatiche di settembre, a ottobre vuoi iniziare o ricominciare ad allenarti ma ti senti sfinita e sopraffatta? Prova a fare meno. Scopri come qui. 

Prepararsi al mattino: di corsa.

Portare i bambini a scuola: di corsa.

Lavorare, di corsa, perché bisogna rendere.

Mangiare: di corsa.

Tornare a casa e fare tutto, sempre, di corsa. 

Quando va bene, allenarsi, di corsa. 

Poi finisce che ti senti sopraffatta: dalla fatica, dall’ansia perché senti di essere un criceto su una ruota che va molto più veloce della velocità alla quale potresti sentirti bene. Senza fare tanti giri di parole: il corpo si stressa moltissimo facendo così. E non solo il corpo, anche la mente. Questo porta ad una perenne situazione di limite…e il corpo fa fatica a rispondere e a darci risultati quando la mente è concentrata a non sfollare. 

Così che fai? Molli tutto. O, nel caso tu non abbia ancora iniziato, pensi che sia una fatica da aggiungere ad altre fatiche, che non ce la puoi fare, che non sei abbastanza motivata, pronta, capace…etc. Perché pensi che non ti faccia bene, o che non faccia per te, o che non sia cosa. E per certi versi potresti anche avere ragione. Solo che passi da un’esagerazione all’altra. Da una situazione di altissimo stress nervoso, fisico e mentale, ad una in cui non stai bene comunque perché non c’è equilibrio.

SOLUZIONE? 

Ovvio, io sono qui per questo, per dare soluzioni. 

Come saprai, ho deciso di dedicare il mese di ottobre al tema della gentilezza. Questo lo intendo a 360°, non solo nei modi, ma anche nell’approccio all’allenamento, al cibo, a come usiamo il nostro corpo. 

La soluzione è che bisogna imparare a “dosare” la fatica. Un tema (spoiler) di cui parleremo meglio la prossima settimana.

Siamo reduci da settembre, e mi ci metto in mezzo anche io alla grandissima, che è un mese infernale per le mamme, al quale arriviamo cariche di aspettative, per recuperare un po’ da luglio e agosto, dove, si sa, coi figli a casa non è per niente semplice. Ma settembre ci tradisce, perché gli orari e la gestione del ritorno a scuola, all’asilo, magari con nuovi inizi e inserimenti non sono di sicuro di aiuto e dobbiamo attendere ottobre per venirne fuori. 

Peccato che ad ottobre siamo sfinite e prosciugate di energia…

Oggi sono qui per dirti che esiste la via…che non è una via di mezzo. È solo e semplicemente la soluzione. La soluzione è la SINERGIA di azioni volte a concentrarsi sul meno…a fare le cose rallentando, e solo quelle più utili, perché il corpo possa sedimentare il lavoro mentre la mente, calma, si quieta. 

Ricordiamoci che siamo in AUTUNNO. Il meteo sta cambiando, ci voleva, e il nostro corpo avrà, seguendo la stagione, bisogno di nuovi stimoli! Ho scelto di dedicare il mese di OTTOBRE al TEMA della GENTILEZZA NON PER NIENTE. L’autunno è rallentare, andiamo verso l’inverno. Ma questo non significa LETARGO! NO, assolutamente

Significa avere la bontà di fare le cose piano e bene, anche meno, se serve, ma fatte bene. 

Significa COSTRUIRE, significa, come diceva quel detto contadino: “sotto la neve, pane”. Significa che in inverno “riposa” il nostro futuro. Cresce, si sedimenta e sarà pronto ad uscire, bello come il sole, a primavera.

Negli sport cardio e di endurance (corsa e ciclismo) non per nulla, l’inverno si chiama proprio PERIODO DI COSTRUZIONE. Si usa per fare massa muscolare, in modo da poterla sfruttare al meglio e al massimo dalla primavera, quando ricomincia la stagione delle gare.

Questo succede anche per il nostro corpo. Non dormiamo d’inverno. Prendiamo ritmi più lenti solo per fare le cose per bene. Per costruire, appunto. E cosa costruiamo?

– il fisico che vorremmo per la prossima estate?

– Un corpo senza acciacchi e dolori?

– Una silhouette più armonica?

– Un corpo che si muove libero, fluido, elastico?

– Una capacità di respiro, concentrazione, meditazione migliore?

Possiamo costruire tutto questo. Tutto insieme. Non serve scegliere e NON serve strafare.

Cosa intendo quando dico che è necessario dosare la fatica e imparare a farne meno? 

Significa più cose diverse: 

  • fare meno fatica, intesa come intensità di carico e volume, se necessario, concentrandosi prima sulle tipologie di esercizi di cui più si ha necessità, magari per iniziare a smuovere le acque. 
  • Fare gli esercizi stessi in modo più lento, dove ci si deve concentrare di più, prestando attenzione consapevolezza alla tecnica, al gesto, all’addome, al pelvico, al respiro. 
  • Dedicarsi allo stretching, alla mobilità, all’allungamento: se quello che mi serve è smuovere, devo fluire. Per fluire anche il mio corpo deve essere elastico. Non puoi costruire nulla sula rigidità. Un corpo rigido non consente pieno miglioramento. Detta alla brutta: non puoi migliorare l’aspetto estetico del tuo corpo se i tuoi muscoli non possono lavorare al 100% perché bloccati su articolazioni arrugginite, ad esempio. 
  • Se non c’è la possibilità di allenarsi e seguire il proprio programma workout, sostituire con delle routine più brevi, più slow, che ti aiutino a mantenerti nel FLOW, cioè sul pezzo, e a fluire. Questo è molto importante! Cambiare la percezione del giudizio che do a quanto faccio. No, non è quanto, in alcuni casi è semplicemente abbastanza. Ed è meglio di nulla perché mi permette di mantenermi costante. E questo, a livello mentale, fa tantissimo. 
  • RESPIRARE: che è il vero segreto per SBLOCCARE i risultati, per smuovere la bilancia e farla tornare a scendere, per lavorare sui centimetri del giro vita. Sì, lo dico sempre. Puoi non crederci, può non piacerti, ma finché non sblocchi la respirazione…c’è poco da fare, avrai sempre un muro di blocco che ti si presenta, prima o poi. Di solito si fa vivo davanti agli ultimi 7/5 kg da perdere. Ti dice niente? 
  • Togliere il superfluo, invece che cercare di fare di più. Hai pensato di ricominciare o cominciare andando a correre? Lascia stare. Vuoi partire a bomba con 3 allenamenti a settimana? Parti con 2…e vedi com’è. Poi ti dosi col tempo. 

Non bisogna avere paura di fare meno. Non è una gara, non c’è giudizio. Non si perde niente. Perché se il confronto è con un prima che non esiste perché non riuscivi ad allenarti, capisci che se adesso fai meno di quanto avresti in testa, fai comunque e sempre di più del niente? 

Ti faccio un esempio, magari può rasserenarti 🙂

Io la scorsa settimana non stavo bene, per niente. Fino a mercoledì mi sono proprio rifiutata, era tanto se riuscivo a respirare (esercizi che faccio sempre e comunque). Il mercoledì stavo un pochino meglio e ho ripreso, abbassando i carichi. Non potevo sostenere il mio ritmo normale perché sarei sicuramente finita per iniziare a tossire all’infinito. 

Mi sono allenata 2 volte: mercoledì e domenica.  

Ho camminato 2 volte invece che correre. Pensi io abbia perso qualcosa? 

Assolutamente no. Calare, non tagliare di netto. Togliere il superficiale, per ottenere di meglio. 

Questo vale anche lato BEAUTY CARE. 

Dopo l’estate, infatti, sappiamo tutti che la pelle ha bisogno di “fare la muta”, di togliere le cellule morte con l’abbronzatura, per rinnovarsi e rigenerarsi. La pelle ha bisogno di rinnovare il proprio film idro-acido-lipidico (NMF), pena il non rendere possibile l’assorbimento degli attivi contenuti nei cosmetici. Il principio è sempre quello: avere la pazienza di cambiare una routine, per gettare le basi per costruire qualcosa di bello e grande poi. 

Vuoi qualche dettaglio sui workout da poter fare e la beauty routine corpo gentile di ottobre da abbinare per prepararti al meglio all’inverno? La trovi nel video qui. 

Non dimenticarti di farmi sapere cosa ne pensi, nei commenti, sui tuoi social preferiti o, se sei già nel Club Mamma Sportiva, nella Community della APP! 

Anche per oggi arriviamo alla conclusione del post. Dopo quanto scritto e detto nel video, sono certa ti sarà balzata alla mente una domanda: quindi, come posso ottenere i risultati che voglio? 

Le 7 regole d’oro le trovi nel mio post in Community

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Bene, detto questo…RIPRENDIAMOCI I NOSTRI SPAZI, con CONSAPEVOLEZZA E GENTILEZZA. 

E quando non riuscissimo a fare tutto, anche fare abbastanza va benissimo.

Anche quell’abbastanza conta.

Siamo MAMME, non ROBOT! 😉

 

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