Attività sportiva

Yoga per i bambini: scopriamo tutti i benefici dello Yoga bimbi

 

Simona di Mamma In Cerchio ci spiega perché far fare yoga ai bambini

Yoga per bambini: giocare, imparare, educare, crescere.

Come per tante altre occasioni e collaborazioni, ancora una volta devo dire grazie ai social. Questa volta per avermi fatto conoscere Simona, @mammaincerchio (seguila su Instagram, mi raccomando!). Scambiandoci qualche messaggio, mi racconta che fa anche lezioni di YOGA PER BAMBINI e mi è subito venuta voglia di approfondire questo argomento per portarlo riportare qui, nel blog.

Che io consideri lo Yoga una disciplina tra le mie preferite, ormai, lo sai. Dei suoi benefici e di quando e come praticarlo ne ho già ampiamente parlato nella SCHEDA SPORT dedicata allo YOGA, che puoi LEGGERE QUI.

Io ho iniziato a praticare Yoga molto prima della gravidanza, quando praticavo Muay Thai, come “forma alternativa” di stretching. Essendo entrambe arti orientali, la componente comune è la dimensione meditativa, legata al respiro. Non solo l’ho sempre trovato molto più affascinante, e certamente meno noioso dello stretching, ma anche più efficace. E dal punto di vista dell’effetto benefico sul corpo, e dal punto di vista del “controllo di corpo e mente” attraverso la respirazione e, quindi, anche del rilassamento.

Oggi lo yoga mi aiuta a migliorare le mie performance anche nella corsa, in termini di elasticità, di minor incidenza degli infortuni e risultati. Grazie allo yoga infatti, lavorando sulla mobilità e il rinforzo delle strutture articolari, ho molti meno “infortuni” da corsa. Dal punto di vista della respirazione, invece, ho migliorato di molto il fiato.  

Mi aiuta a sostenere le fatiche della maternità, visto il gravare del peso di Petra, molto cozza 😀 e molto spesso in braccio. Mi è di supporto e conforto nel momenti un po’ grigi, normale amministrazione e forse un po’ di più nel post parto, per via della caduta degli ormoni e della nuova vita come mamma.

Insomma, davvero non riesco a trovare un buon motivo per non praticare Yoga!

Ma, torniamo a noi e a Simona. Ecco cosa mi ha raccontato delle sue lezioni e della sua esperienza.

Yoga per bambini: perché e come si pratica

Fortunatamente, quando si tratta di proporre un’attività come lo Yoga per bambini, anche in età prescolare, l’iniziativa viene accolta di buon grado. Questo perché ne vengono riconosciute la validità e l’utilità. Come ogni altra attività finalizzata al movimento, anche lo Yoga per bambini ha come primo scopo quello di accompagnare il piccolo verso una migliore e piena coscienza del sé, del suo corpo e dello spazio che questo occupa e della dimensione spaziale in rapporto con gli oggetti e gli altri.

Ma non solo. Per la concentrazione e il livello di attenzione richiesti per arrivare ad imparare un’asana, lo Yoga, più di altre attività, si presta benissimo anche a fini “socio-educativi”.

I bimbi, infatti, seguono un percorso che li porta a crescere nel movimento, attraverso il movimento stesso. Per un bambino è difficile concentrarsi, rimanere fermo anche per poco in una posizione, seguire delle indicazioni precise.

Arrivare a questi risultati rappresenta per il bimbo delle grandi conquiste, che lo rendono cosciente di cosa può fare, fiero e, di conseguenza, lo aiutano nel suo percorso di crescita personale e sociale. I bambini che imparano a concentrarsi e a gestire le proprie emozioni sono più facilitati degli altri nel percorso di apprendimento scolastico, perché l’abitudine alla disciplina viene “traslata” anche in questo ambito.

Queste sono tutte abilità che si imparano lezione dopo lezione. Chiaro è che il processo che li porta al risultato nello Yoga per bambini è completamente diverso rispetto al percorso degli adulti, più abituati alla disciplina e coscienti di ciò che fanno.

Per i bimbi, infatti, queste lezioni sono momenti ludici ed è giusto che vengano accompagnati nelle attività attraverso il gioco.

Ci sono diverse tipologie di giochi da fare per guidarli prima nella conquista della concentrazione, poi per fare imparare loro i movimenti propri dello Yoga.

Piano, piano, di volta in volta, fanno le loro piccole e grandi conquiste, complice anche il gruppo, dove una buona componente di successo è data chiaramente anche dallo spirito emulativo (faccio come gli altri).

Si può iniziare a praticare Yoga per bambini dai 2, 3 anni.

Yoga per bambini e psicomotricità: punti in comune e differenze

Avevo scritto un post qui nel blog dedicato alla psicomotricità. Lo puoi leggere qui.

Quali sono le differenze e i punti in comune? Beh, sicuramente in comune ci sono: la durata della lezione (di circa un’ora), la dimensione del gioco, il lavorare su tutte e tre le dimensioni del bimbo: affettiva, cognitiva, motoria.

Ciò che rende lo Yoga per bambini differente è il presupposto e come esso viene realizzato nella lezione. La psicomotricità mira allo sviluppo e alla cognizione del movimento. Lo Yoga alla coscienza del sé attraverso il movimento e la respirazione. Psicomotricità è dinamismo, Yoga è contemplazione e staticità.

Yoga come aiuto nel percorso educativo…per bambini e non solo

Come la psicomotricità, anche lo Yoga per bambini ha il grande merito di avere ottimi effetti positivi sull’aspetto educativo. Questo perché il bambino impara ad auto-disciplinarsi. Si rende responsabile di se stesso, motivo di grande crescita interiore. Così, per riflesso, è più propenso a comprendere e accettare le regole, le richieste dei genitori.

Le conseguenze sono abbastanza intuibili: un bambino più calmo, sereno e accogliente facilita il compito ai genitori, che saranno più tranquilli, ben disposti, calmi.

Non è lo stesso gestire un bimbo terremoto, senza “regole” e uno, invece, più abituato ad ascoltare, a mettersi in comunicazione con se stesso e gli altri, nel pieno rispetto degli spazi e dei momenti di tutti.

Nel primo caso, mantenere la calma è molto difficile. E, purtroppo, si sa che perdere la calma non sortisce un effetto educativo, anzi. Per questo, di riflesso, un bimbo che pratica Yoga per bambini può essere di grande aiuto (anche inconsapevolmente) per i genitori.

Il movimento, insomma, appreso fin da piccoli, ha anche uno scopo “pedagogico”.

Pensa a praticarlo insieme?!

 

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