Utilità

Organizzazione e flessibilità: parole chiave per le mamme, specie sportive

 

Come riuscire a sopravvivere alle mille cose da fare e incastrare anche i propri momenti sportivi nella frenetica vita da mamma? Parole chiave: organizzazione e flessibilità!

Hai un’agenda da incubo? Lo so, anche la mia è così. Ti capisco. Ci sono dei giorni, tipo il lunedì, che tutto quello che ho da fare si deve incastrare al millesimo di secondo, quasi.

Se il tuo obiettivo è in linea (scusa il gioco parole :P) con il mio tema del mese, “rendere la remise en forme realtà e non solo un buon proposito”, anche questo post blog ti potrà essere utilissimo!  

Prima di dettagliarti il cosa, ti dirò perché questo post ti può essere utilissimo e, soprattutto, perché ORGANIZZAZIONE E FLESSIBILITÀ possono davvero risolvere le tue giornate

Ti capita mai di arrivare a sera e sentire di non “aver combinato nulla”?

Ti capita di non sapere nemmeno dove hai “sprecato” il tuo tempo?

Ti capita di andare in ANSIA per questo, per le cose che vorresti fare e non riesci a fare? 

Ti capita di sentire la mente come in un frullatore dove vorticano mille impegni e nessun capo e coda? 

Ti capita di dormire male di notte perché pensi, pensi e pensi…ma non concludi? 

Bene. So che hai già capito dove voglio andare a parare. Già: perché scegliere come usare il proprio tempo, come per il fare scelte in generale, fa consumare molta energia. E consumare molta energia, se non c’è entropia (equilibrio) ma solo caos, crea un’incredibile dispersione. E cosa succede quando ci sentiamo perse? Esatto. Ci parte l’ANSIAAAAA! E l’ansia è amica dell’inconcludenza, della frustrazione, della procrastinazione, del sentirsi inadeguate…etc, etc. 

Quindi, alla domanda: perché devo “violentare” me stessa organizzando la mia vita, seppur in ottica di flessibilità? La risposta è: 

  • per sentirti più serena e in pace col tuo tempo
  • per fare del tuo tempo uno spazio davvero tuo, che governi tu, non dal quale vieni sopraffatta
  • per arrivare a fine giornata e dirti: wow! Ho fatto di tutto e di più.
  • Per riuscire, finalmente, a vedere che esistono spazi possibili da riempire con il prenderti cura di te, facendo anche sport (e per iscriverti ad un mio percorso 😉)

Contrariamente a quello che possono pensare molte persone, anche se di lavoro faccio la fitness trainer, non è che sono in movimento tutto il giorno, anzi. Lavorando molto con percorsi online, home fitness, per seguire le mie mamme, preparare loro schede, assegnare gli esercizi, editare i video tutorial o per i social, controllare mail, rispondere, creare contenuti e gestire il lavoro mi porta a passare molte ore seduta, alla scrivania, davanti al computer nel mio studio o anche a casa, al mattino quando mi alzo o la sera dopo cena, se ho bisogno di finire qualcosa. 

Della mia routine quotidiana e di come ottimizzare i tempi, facendo decluttering dei tempi morti, inutili e spesi male, ne parliamo la prossima volta, però! 

Poi ci sono i bimbi, da svegliare, preparare, portare all’asilo, andare a prendere, con orari diversi, con esigenze diverse; c’è la casa da sistemare e pulire, le lavatrici da fare e i panni da stendere o da ritirare, la spesa da fare, la cena da preparare e la cucina da sistemare. I bambini da mettere a letto. È proprio lunga la giornata di una mamma! Adesso che lo sto scrivendo, visualizzo ancora meglio quante cose faccio! 😀 Fa lo stesso effetto anche a te, vero?

Nel post della scorsa settimana avevo già iniziato ad introdurre un aspetto importante della gestione del tempo, diciamo una base di partenza: distinguere ciò che è urgente da ciò che importante. Corri a leggerlo qui per non perderti il filo logico che li collega.

Ebbene, stabilita la priorità alla task list giornaliera, anche io ritaglio del tempo per i miei allenamenti personali. E come lo inserisco questo tempo? Come lo trovo questo spazio?

Semplice, organizzo la giornata su base settimanale, la pianifico e distribuisco

E se qualcosa va storto? 

C’è sempre qualcosa che “va storto”, sempre. E questo perché, da quando diventiamo madri, il tempo non è più solo nostro, ma si divide con quello dei nostri figli. E all’aumentare del numero di figli, la frazione diventa sempre più piccola. 

Come sopravvivo all’imprevisto che, ormai, è parte della famiglia ed è, quasi, prevedibile? 

Anche qui semplice. Il mio planning permette elasticità, vie di fuga, possibili reincastri. in poche parole, l’altra parola d’ordine è flessibilità. 

Questo non significa che posso saltare, perché “tanto ho tempo anche domani”.

Non è un lasciapassare per la procrastinazione. Semplicemente è la famosa “uscita d’emergenza”

So che c’è, e la sua stessa presenza mi fa stare bene mentalemente. Ma se non la utilizzo sono più contenta, perché significa che è andato tutto per il meglio. Perché mi sono impegnata per fare in modo che fosse così. Ma, se così non fosse, non è che mi sento di meno, che sminuisco il mio valore o la mia autostima. NO! Sono sempre la stessa persona. Sono gentile con me stessa, perché so che posso non riuscire. Ma ho già la soluzione pronta, grazie alla mia flessibilità! Suona bene, no? 

Avevo già parlato di organizzazione in un vecchio post su Instagram. Tra commenti entusiasti campava anche qualche perplessità, del tipo: “cavolo, ma io non voglio vivere così, sembra una roba alla Sergente Maggiore Hartman (Full Metal Jacket)” oppure alla madre maniaca dell’organizzazione e della programmazione, a livelli esasperanti, della bimba del film-cartone animato “Il Piccolo Principe” – del 2016.  

Attenzione. Non è così e non è proprio la stessa cosa. Quella madre non permetteva nessun tipo di flessibilità. Era solo programmazione allo stato puro. Non erano previsti imprevisti. Non erano contemplati. In quello che ti suggerisco di fare qui, invece, ci sono entrambi, l’organizzazione per aiutarti a gestire, la flessibilità per soccorrerti quando e se le cose sviano dal “piano A”. 

Organizzarci significa FARE POSTO. Dare possibilità dove non c’erano. Vedere oltre.

Non è questione di DISCIPLINA MILITARE, appunto. Ma la DISCIPLINA (quella dolce) viene dall’organizzazione. E ci si organizza quando? Quando si tiene ad una cosa. Quando si tiene a qualcuno. Nessuno è più importante di noi, mamme, perché senza di noi la famiglia casca! Noi siamo il faro, dobbiamo stare bene! Non dimenticare che, come ho già scritto sempre nell’ultimo post, tutto ciò che lasci all’incuria, al caso, è destinato a svanire. Vale anche per la gestione del tempo. 

Vedere il proprio tempo nero su bianco ci fa capire anche quanto tempo perdiamo, spesso, in cose futili. Nei prossimi post parlerò anche di questo tempo, del tempo sordo. 

FLESSIBILITÀ significa avere un PIANO B per riuscire comunque.

Quasi come se potessimo far diventar prevedibili gli imprevisti. No, non sono impazzita 😀 e non ho manie da wonder woman. È solo quello che faccio se, e mi capita!, un giorno non riesco ad allenarmi (o qualsiasi altra cosa) e la devo riprogrammare.

Per me allenarmi è importante. E lo è non solo perché è il mio lavoro e non vorrei mai predicare bene e razzolare male. Lo è perché mi fa stare bene nel corpo ma anche nella mente. È fonte di benessere, di svago, di aiuto per centrarmi, per andare meglio in focus su quello che voglio fare. Se lasciassi scorrere a caso le mie giornate, se affidassi il mio tempo ad una lista virtuale di task o a dei post-it sparsi qua e là, sono certa che arriverei all’ora di preparare la cena senza aver mosso un dito. 

Certo, assolverei ai miei compiti lavorativi, ma io dove finirei? Il mio benessere dove finirebbe? Il mio prendermi cura di me che fine farebbe? Io mi voglio bene e non voglio “finire”. Non voglio sopravvivere alla vita. Io la voglio vivere, a pieno. Sono il capitano del mio tempo e del mio spazio. 

Questa è una situazione in cui si possono riconoscere molte mamme. Lo so perché me lo dicono, non perché io lo pensi. 

E questa situazione è così per un solo motivo: per loro stesse non sono al loro primo posto. Prima viene altro. I figli, persino la casa ha più importanza di loro stesse. Una scala pulita vale molto di più di rigenerarsi attraverso il movimento. 

Peccato che la scala pulita, per quando bella e appagante giusto quei 10 minuti che resta pulita, non salva da problematiche legate a non prendersi cura di sé, non salva dagli acciacchi, dal mal di schiena, dalle infiammazioni del nervo sciatico, dai dolori alla cervicale, dal sovrappeso, dal fiato corto, dalla fatica a fare quella famosa scala. 

Con questo non significa che la scala non vada pulita. Significa solo che la scala si può anche non pulire tutti i giorni, perché non verrà nessuno ufficiale sanitario a controllare, non verrà nessun ispettore di nessun comitato della miglior casalinga del mondo a darci un premio pulizia di fine anno. La casa esiste per essere funzionale alle nostre esigenze, non perché noi ne diventiamo schiave. 

Passare dalla teoria alla pratica. 

Ci sono diversi modi per organizzare il tempo ma tutti sono riconducibili ad un planning settimanale, dal lunedì a sabato/domenica, creato su una tabella dove le righe corrispondono agli orari e le colonne ai giorni. Ti riporto il mio a titolo di esempio. 

Puoi generarne anche tu uno simile, con i tuoi orari e le tue esigenze. 

Sì, mi sveglio presto. Sono un’allodola, ma ne parleremo meglio nel prossimo post 😉

Il mio planning settimanale cambia in base alle stagioni, al periodo dell’anno etc. Le variabili sono gli orari dei bambini (non tutto l’anno vanno all’asilo), la temperatura (d’estate corro solo al mattino presto perché odio il caldo). Una volta che c’è la base, modificarlo è un gioco da ragazzi. 

Dal planning, poi, puoi andare a creare l’agenda giornaliera. Grazie all’impatto grafico, visualizzare gli spazi per le diverse attività è molto comodo per sapere quando puoi incastrare e cosa, lasciandoti, appunto, lo spazio per pensare a te, fosse anche solo una camminata rigenerante. 

Che dici, ti ho convinta almeno a provarci? Fammi sapere! Ci tengo. 

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