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Ottobre, il momento perfetto per ricominciare ad allenarsi: come partire?

 

Settembre è stato duro, mamma…ma ottobre è il momento ideale per ripensare a te e ricominciare ad allenarsi! Scopri come, leggi qui!

Sì, lo so, hai puntato tutto su settembre.
Ti sei detta: bon, adesso le vacanze sono finite, basta con le scuse, mi rimetto sotto, carica, motivata e vado dritta come un fuso.

O una cosa del genere.

Però sei mamma.
Però settembre non è come gennaio, che si rientra dalle vacanze e non ci sono inserimenti da fare (se i bimbi già frequentano).

Quindi tutti i tuoi piani sono saltati e pensi che questo sia un segno dell’universo, che per l’ennesima volta vuole indurti al sabotaggio.

NO. 😀 Qui volevo strapparti un sorriso ma sono seria quando ti scrivo che NO, non è così.

È che è stato solo un “errore di valutazione”. Una pecca di entusiasmo che si è “schiantato” contro la fatica dell’essere madre. 

Perché dopo agosto e il super caldo, dopo le fatiche dell’estate a gestirsi i figli, barcamenandosi tra servizi che esistono solo nel privato e costano quanto un mutuo, una mamma ha anche voglia di mettere la parola STOP, adesso si cambia “musica”.

E invece…

Il carico mentale di una mamma che gestisce un nuovo inizio per suo figlio o più figli, a settembre, non è da poco. Tranquilla, siamo in tante. Ne so qualcosa pure io, perché in questo settembre Enea ha iniziato la scuola dell’infanzia e Petra la scuola primaria.

Non è facile gestire i cambiamenti e questo perché comporta che dobbiamo imparare prima a farlo noi, per poi poter essere di aiuto a loro. Possibilmente senza perdere il focus. 

Cambiare non è facile e questo si vede soprattutto nei bambini piccoli. Per Enea, uscire dalla sua piccola zona di comfort, quella del non prendere la via dell’ultima porta in fondo a destra del salone dell’asilo che portava al Nido è stata una mezza tragedia. Poiché l’Asilo Nido è nello stesso edificio della Scuola dell’Infanzia, lui era abituato al suo percorso, a puntare verso quella porta e a ritrovare, oltre la soglia, le sue maestre. Non è stato semplice spiegargli che dovevamo “girare prima”, prendere la direzione di un’altra porta, conoscere altre maestre e altri bimbi. Il cambiamento lo destabilizza come non mai. In questo ho visto l’enorme differenza con sua sorella, più morbida su questo aspetto, anche quando era più piccola. 

Ma per fare questo, bisogna vivere il cambiamento in modo sereno prima di tutto dentro noi stesse. 

Bisogna accettare che nulla dura per sempre, nel bene e nel male. 

Un detto modenese, che ti traduco in Italiano, dice: 

“sempre male non può andare, sempre bene non può durare”. Ed è vero. 

Il punto è che a nessuno piace destabilizzare il proprio equilibrio, cambiare, specie se , quando le cose cambiano, ci sembra di peggiorare la nostra situazione.

Non è semplice.

Anche il mio mese di settembre è stato duro. Con questi orari con il contagocce, con un bimbo che ha bisogno di me perché sta vivendo tanti cambiamenti contemporaneamente.

Le parole chiave per mantenere serenità e focus e non farsi trascinare nel vortice: centratura e pianificazione.


Come prima cosa ho lavorato a livello mentale ed emotivo: come Enea, anche io mi disturbo molto nel mio profondo quando le cose non vanno come le ho in testa. Mi sale proprio l’ansia, sembro una pallina nel flipper, perdo le staffe (o la tramontana, come direbbe mia nonna 😀 ). Per cui, sapendo di questo io aspetto e di quanto dannoso sia per me e, di conseguenza, sugli altri, le mie parole chiave per non cedere alla frustrazione e non andare in burn-out sono state: centratura e lasciar andare. 

Entrambe si praticano attraverso la meditazione e il movimento consapevole e una dipende dall’altra. Io so benissimo, ad esempio, che se non mollo la presa su ciò che non posso controllare, che non dipende da me, non riuscirò mai ad essere centrata. 

Non posso controllare il fatto che Enea, a volte, non prendesse sonno subito dopo pranzo, “attardandosi” nel pomeriggio e non esattamente calmo. Tante novità, tante emozioni nuove per lui, i cambiamenti: normale che fosse “più agitato”. Mentalmente ho dovuto mettere in conto che i pomeriggi non sarebbero stati fruttuosi a livello lavorativo, ma solo una “manna” quando riusciva a trovare la calma e la pace per addormentarsi sereno nel primo dopo pranzo. 

Certo, avrei potuto lasciarlo a mia madre e non gestire per nulla questa sua fase. Ma ho fatto una scelta. Non che sia più giusta. È stata semplicemente la mia scelta, di voler essere presente per lui in questo momento di passaggio, in questa fase che lo accompagnerà ai 3 anni…e che bimbetto non sarà più. 

Posso mettere “in stand by” un mese di lavoro…ma non la crescita di mio figlio. 

Sicuramente una fortuna, per molti versi. Almeno io ho potuto scegliere. Molte mamme non lo possono fare. Ognuna di noi “sacrifica” qualcosa nel suo essere madre-lavoratrice.

Per non buttare proprio tutto il mese, mi sono organizzata di modo da rendere la mattina più operosa possibile. Ho cercato di fare tutto quanto potevo, impegnandomi, lavorando concentratissima nelle ore in cui Enea era all’asilo. Tutto quello che non ho potuto fare, l’ho lasciato scorrere. Per me era molto importante non arrabbiarmi per questo, perché so quanto male può farmi la frustrazione e quanto posso diventare una mamma di M. se mi ci faccio prendere. 

Anche LATO ALLENAMENTI: non sempre sono riuscita a mantenere la mia costanza, specie per la corsa. Anche qui, ho dovuto fare delle scelte, dettate anche dal caldo persistente: o riuscivo ad andare a correre al mattino molto presto, oppure non correvo affatto. 

Questo perché i WORKOUT posso farli ovunque e anche in presenza di Enea e Petra: a casa, soprattutto, perché ci sono i loro giochi, il giardino, all’occorrenza la TV; nel mio studio, dove, sebbene sembra che sia passato il diavolo della Tasmania al loro passaggio,  e devo stare attenta che Enea non si faccia male coi pesi almeno riesco a ad allenarmi. 

Anche in questo senso punto tutto a partire da ottobre 😉 La ripresa di orari di routine giova e facilita l’incastro (perché li “incastro”anche io, sai?!) dei workout nella mia quotidianità.
Per il resto, ho pianificato. A livello lavorativo ho puntato tutto su un “cavallo” che penso possa essere più vincente: OTTOBRE! Influenze e virus vari permettendo, eh! 

Ottobre è un mese che adoro perché ha due vantaggi: i bambini sono impegnati nel loro orario di routine scolastica senza contagocce e il clima è ancora super favorevole, sebbene il super caldo ci abbia finalmente abbandonati. 

Ciò significa che si può ancora fare tanto, anche in outdoor e che è, ancora più di gennaio, davvero il mese perfetto per iniziare, o ricominciare, un percorso fitness e di self-care.

Ottobre è il mese dove si inizia ad avere sonno prima, complice il tramonto che ha già anticipato di molto il suo arrivo. I bambini la sera sono stanchi dagli impegni della giornata e questo, per noi mamme, è un toccasana. Significa avere un pochino di tempo per noi. Personalmente io preferisco alzarmi molto presto al mattino, la mia sveglia è alle 4.50 dal lunedì al venerdì, alle 6 il sabato e domenica. Mi pesa meno che restare alzata la sera, quando anche io sono stanca e cotta dalla giornata. 

OTTOBRE È IL MESE PERFETTO PER INIZIARE UN PERCORSO DI REMISE EN FORME, SE STAI PENSANDO DI NON VOLER PIÙ COPRIRTI IN SPIAGGIA, MA DI LIBERARE TUTTA LA VOGLIA DI BIKINI CHE HAI! 

A fine mese poi, con il cambio ora, i ritmi si stabilizzeranno ancora meglio. 

A mio favore posso dirti che esistono studi sul ritmo circadiano che dimostrano che le ore migliori per dormire, quelle che ricaricano e rigenerano davvero il corpo, siano quelle comprese tra le 22 e le 6, addirittura le 4 del mattino. Pare infatti che tra le 4 e le 6 del mattino il cervello sia in super fermento (e io credo sia proprio vero questo, almeno, a me succede così) e sia in grado di lavorare super concentrato e di produrre molto meglio e di più in quelle ore che in tutte le altre della giornata. 

Certo, se sei abituata ad andare a dormire tardi non sarà semplice cambiare ritmo. 

Nella medicina del Sonno si parla di GUFI e di ALLODOLE

Io sono decisamente un’allodola!

Ma, tornando a noi…PIANIFICARE IS THE KEY. Questo è tanto più vero se, come me, sei una libera professionista. Sai benissimo anche tu che senza pianificazione, non si combina proprio nulla. E questo perché, proprio perché siamo mamme e abbiamo mille cose da fare e a cui pensare, organizzare il tempo e pianificare le cose da fare ci aiuta a non farci schiacciare dai nostri stessi impegni e programmi, a stare più serene, a vedere con chiarezza dove, come e cosa incastrare e quando. 

Ormai è comprovato che pianificare e organizzare (non significa arrivare ad essere maniacali) è la via della serenità, perché quando sei efficiente, ti senti anche in pace con te stessa. Su tutto…

Non si può fare tutto insieme, ma si può fare tutto, un po’ alla volta.

Anche questo è “un esercizio” che si impara sia meditando, sia imparando ad organizzarsi e ad affinare le proprie doti di time planning e management. 

Queste capacità ti servono anche per vedere l’allenamento come qualcosa di facente parte della tua quotidianità, non di esterno da infilare a forza, ma da incastrare come fosse un pezzo già facente parte del puzzle. Un pezzo senza il quale il quadro non sarebbe completo. Questa immagine mentale, questo modo di vedere il fatto di allenarti/muoverti/dedicarti ad uno sport, dovrebbe esserti molto utile perché, cambiando la prospettiva, cambia l’approccio del tuo cervello a quella stessa attività e si instaura un processo tale per cui ti sarà molto più facile vedere l’allenamento sotto questo aspetto e, quindi, non lasciarlo come un’“opzione” da “se posso bene, se no amen”. 

Come ho già scritto in altri post, il movimento, il muovere, incanalare e canalizzare in modo consapevole le energie del corpo è fondamentale per sostenere la nostra quotidianità, per salvaguardare il nostro equilibrio e il nostro benessere, ogni giorno. 

Non possiamo pensare di stare bene senza “sfogare” le nostre energie, il corpo ha bisogno di muoversi. Non possiamo pensare di stare bene se stanchiamo solo la mente, ma teniamo fermo il corpo come se fosse una macchina d’epoca in garage. 

Quindi, se senti il bisogno di partire, o di ripartire, sappi che lavorare sugli aspetti come centratura e pianificazione sarà fondamentale per il successo dei tuoi obiettivi e anche per la tua serenità! 

Ecco quindi alcuni TIP per permetterti di riuscire a ripartire/partire e iniziare ad allenarti alla grande ad ottobre: 

  • inizia pianificando le cose da fare classificando cosa è prioritario, urgente, importante, rimandabile. La tua salute è prioritaria. TU SEI PRIORITARIA, per cui l’allenamento rientra in questa categoria. No, non dire se vah, che ti vedo! È proprio questo approccio che DEVI CAMBIARE SE VUOI VINCERTI! Ripeti con me: IO SONO PRIORITARIA, LA MIA SALUTE È PRIORITARIA, IO DEVO STARE BENE PER ME E PER I MIEI FIGLI CHE HAN BISOGNO DI ME. 
  • Scrivi sul frigorifero un biglietto con il tuo NOME e questa frase: FALLO PER TE! 
  • Non serve trovare 2 ore al giorno, basta DISTRIBUIRE NELLA SETTIMANA le attività in MODO CHE SIA SOSTENIBILE sul lungo periodo nella tua vita!!! Solo se è FATTIBILE FA RIMA CON ARRIVABILE. Se parti da zero, inserisci delle piccole routine da 10 min al giorno, magari di respirazione, mobilità, allungamento. Poi, una volta che questo è settato, che fa parte delle tue abitudini, inizia ad aumentare 3 volte a settimana arrivando a 30 min. Quindi, 10 min per 3 gg, diciamo, e 30 min per gli altri 3 gg. Alterna le attività (1 giorno soft, un giorno un TOTAL BODY, UN TABATA, ad esempio) e, magari, la domenica aggiungi un’attività in famiglia come una passeggiata al parco, almeno 5 km da fare entro max un’ora. 
  • Se all’inizio non riesci a motivarti, scegli un’amica e datevi una CHALLENGE INSIEME per motivarvi a vicenda! 

Io ho tantissimi trucchetti per comporre il puzzle perfetto della tua giornata

Vuoi scoprirli tutti? Li “spaccio” a tutte le mie mamme! 

Concludo citando una frase detta da Bene Vio dopo la recente vittoria ai Campionati Mondiali di Fioretto e la Laurea che è, finalmente [a detta sua], riuscita conseguire:  

“siamo bravissimi a inventarci scuse per non riuscire a fare le cose. Tantissime scusa per dire “adesso non posso”. In realtà il tempo non significa “avere tempo”, ma RIUSCIRE A TROVARLO”. 

Bebe Vio

Io sono d’accordo con BEBE al 1000000 %. E tu? 

Se anche tu vuoi non raccontarti più scuse ma prenderti per mano con coraggio, avrai la mia mano, avrai tutto il mio aiuto. 

Ti aspetto nel Club Mamma Sportiva!

 

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17 commenti

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