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Diastasi e dolori: quali sono i più comuni e quelli a cui non penseresti mai

 

Dai muscoli, alle articolazioni, dallo stomaco, ai glutei. Ecco tutti i dolori collegati alla diastasi, anche quelli che non ti aspetti!

Ieri mattina sono passata a trovare mia mamma prima di iniziare a lavorare. Aveva la tv accesa su Rai1 e trasmettevano 1Mattina. L’argomento in quel momento era “il mal di schiena”. intervistavano due medici, di cui un ortopedico, e sottolineavano quanto sia il fatto di sollevare carichi pesanti e in malo modo (magari per lavoro), sia la sedentarietà siano entrambe cause del mal di schiena. 

Nel primo caso perché lo sforzo viene eseguito in modalità e con movimenti non adatti, anzi, il secondo perché l’immobilità non può mai portare a niente di buono. 

Hanno menzionato vari lavori che sono logoranti da questo punto di vista e, nella maggior parte, si trattava di lavori a prevalenza di occupazione maschile. 

Ma nessuno di loro e mai ha citato il lavoro più incessante e h24 che ci sia: l’essere madre. 

A me, personalmente, la lampadina si è accesa subito. perché l’essere mamma rientra in entrambe queste modalità: sollevare carichi ripetutamente e con movimenti non corretti e la sedentarietà. Molte mamme, infatti, o non erano attive a livello di movimento prima della gravidanza, oppure si sono fermate con la nascita dei figli. 

Ed ecco che, anche solo per questi motivi, scoviamo la vera matrice di tanti acciacchi e dolori che poi si presentano a batter cassa. 

Ma perché succede? 

Perché un addome non tonico e/o con diastasi porta a tutti questi dolori? 

Ok le posture totalmente sbagliate, i movimenti fatti male e il non muoversi, ma perché il corpo risponde male? 

Perché è debole. Perché un corpo sano non può avere muscoli deboli, altrimenti non si può definire sano. E se c’è una diastasi, tutto il core è debole. 

Avrai sentito parlare ancora di CORE, vero? Core training, allenamento per il core, core stability…etc, sono tutti termini molto comuni e nel fitness si punta molto sul core.

Cos’è il core? Il core non è altro che la parte principale del nostro corpo (ti dice niente l’espressione CORE BUSINESS? Cioè la parte “trainante” del sistema affari di un’azienda?). Per core, quindi, si intendono tutti quei muscoli che hanno sede nell’addome/busto: addominali, pavimento pelvico, lombari, ileo-psoas, glutei.

Tutto questo per dire che, se c’è una problematica a livello di anche di uno solo di questi muscoli, partirà una reazione a catena che nemmeno te la immagini! La debolezza di un muscolo o di un gruppo muscolare determina anche la debolezza o delle problematiche agli altri muscoli e al sistema scheletrico

Ti faccio un esempio: se hai la diastasi o, in generale, l’addome debole, ti farà male la schiena. Questo perché, come abbiamo visto nello scorso post (leggilo qui), una delle funzioni degli addominali è stabilizzare e reggere la colonna vertebrale. Se nessuno ha la forza di tenerla in piedi, come fa a stare bene? 

Molti sintomi a cui mai penseresti possono essere riconducibili e collegati a problematiche muscolari dell’addome e del fatto che la colonna vertebrale non sia correttamente eretta: sciatica, sindrome del piriforme, mal di stomaco/reflusso gastro-esofageo, intestino irritato, mal di spalle,…

Sì, anche lo stomaco. Perché? Ti chiederai…

Perché gli addominali non partono da metà pancia. Partono dalle costole e si “attaccano” proprio a partire dalla zona sottosternale. Quindi, esattamente come quando c’è una debolezza nella zona periombelicale e vedi la pinna della diastasi uscire, così nella parte alta l’addominale debole non riesce a proteggere il duodeno, lo stomaco e l’esofago, che si spostano dalla loro sede perché male contenuti e questo ha le conseguenze di cui senti parlare: bruciori vari, senso di pesantezza, senso di “pugno allo stomaco”, reflusso, difficoltà digestive, etc. 

Molte persone ricollegano queste problematiche alle intolleranze alimentari. Sì, sicuramente c’è una problematica anche a livello di alimentazione ma, spesso, più nella non consapevolezza prima di ciò che bisognerebbe mangiare e che fa bene al nostro corpo, più che il fatto stesso di essere intolleranti o allergici a qualcosa. 

Perché è vero che intolleranza=infiammazione, ma è vero anche che sovrappeso, specie nella zona addominale, è uguale a non salute. E non sto parlando di 3 o 4 chiletti e una leggera morbidezza dell’addome, sto parlando di quelle pance che non hanno la forma della pancia, anche se non sono grosse. Sto parlando di chi ha sempre la pancia come se fosse incinta di 5 mesi. Sto parlando di chi ha la circonferenza della vita più grande rispetto a quella dei fianchi, anche se, nel complesso, la persona può definirsi “magra”. 

Questi sono tutti campanelli sconosciuti o, meglio, ignorati, che poi, però, portano a situazioni sofferenti. 

La cosa ancora più terribile è che, una volta che ti escono e vai a farti vedere, NESSUNO li ricollega alla gravidanza, al parto, alle fatiche dell’accudimento. 

Bambini in braccio, prenderli e spostarli continuamente su e giù, con l’ovetto, col passeggino, magari con tante notti insonni…queste sono tutte situazioni che, alla lunga, sono logoranti per il corpo.

Perché succede? Cioè perché nessuno (o quasi) và a dare origine a queste problematiche alla gravidanza o al parto? 

Perché abbiamo una visione sintomo-causa ristretta. Perché abbiamo bisogno di un perché di più immediata comprensione e, di fatto, dare “la colpa” alla gravidanza e/o al parto, per molti, lascia il tempo che trova. 

Questo porta due conseguenze: 

  1. continuare ad ignorare che la gravidanza e il parto possono essere eventi traumatizzanti per il corpo di una donna
  2. continuare a non preoccuparsi di fare prevenzione e non suggerire percorsi di recupero immediatamente dopo il parto (osteopatia, fisioterapia, movimento consapevole).

Già, perché finché vivremo nell’illusione che anche se non facciamo nulla per il nostro corpo, tutto andrà bene comunque, tanto c’è la pastiglia che mi sistema, finché non saranno le donne per prime a dare valore, un nome, una causa e importanza alle conseguenze sul proprio corpo del diventare madre e di tutto quello che questo comporta, allora avremo sempre persone che penseranno che sia NORMALE avere acciacchi e dolori vari. Magari a 30 o 40 anni. 

Ma anche NO. Non è normale. forse da anziani, perché il corpo invecchiato ha strutture non più in grado di rispondere. Ma se parliamo di 30 o 40 anni dovremmo essere tutti sani e forti come leoni. 

E lo dico consapevolmente, perché non serve chissà che, a livello di impegno/sforzo, basta imparare a muoversi nel modo corretto, basta sapere cosa si può fare e come ci si può muovere. Basta mangiare un pochino meglio. Sono pochi gesti, piccole accortezze, ma che, sommate ogni giorno, fanno davvero la differenza. 

Per questo insisto e insisterò sempre su questo: core forte=salute=benessere.

Un’equazione semplice, che puoi raggiungere in modo semplice e veloce anche tu:

postura+respirazione+mangiare sano=stare bene.

Non importa a nessuno dell’addome scolpito. L’importante è che stia bene.

Perché quando e se stai bene, la vedi la differenza. Anche nella qualità della tua vita. 

Cosa aspetti a riprendere in mano le redini? Inizia ora. Inizia qui, con me. Ti aspetto. 

 

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