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Battito cardiaco in gravidanza: monitoraggio e parametri per lo sport

 

Come controllare il battito cardiaco in gravidanza e perché

Monitorare il battito cardiaco ci fa capire se anche il bimbo sta bene

Il nostro cuore è il motore del nostro corpo. Un po’ come per un’automobile, l’intensità del suo lavoro determina i consumi e i risultati in termini di prestazione che possiamo ottenere.

Quando facciamo attività sportiva, a seconda che sia blanda o intensa, il nostro organismo reagisce allo sforzo in modi diversi e attiva meccanismi differenti di risposta, andando a lavorare e sui grassi e sui muscoli, a seconda dell’intensità del nostro allenamento.

Il controllo e il monitoraggio della frequenza cardiaca per uno sportivo, quindi, non è solo importante per sapere fin dove può spingersi ma, soprattutto, per sapere dove sta lavorando il suo corpo e, di conseguenza, quali obiettivi può raggiungere con quel tipo di allenamento e sforzo.

Per questo motivo, esistono le tabelle di riferimento delle cosiddette ZONE CARDIO d’allenamento. Come funzionano e come si leggono?

Tutto parte dal numero massimo di battiti cardiaci, misurati al minuto – BPM (battiti per minuto). Questo è fissato a 220 BPM e rappresenta il limite oltre il quale un essere umano non dovrebbe spingersi se non vuole cadere a terra.

Da questo numero si parte per calcolare la frequenza cardiaca massimaFC Max – cioè la soglia, personale, di numero di battiti cardiaci massimi oltre il quale non dovremmo mai salire durante un allenamento sportivo. La FC Max è il livello intensità di lavoro del cuore al 100% per stare ancora bene.

Le zone cardio sono 5 e fanno riferimento a tutte le percentuali intermedie dal 50% della FC Max in su. Ogni zona cardio ha la sua specificità, come puoi vedere dalla tabella.

Come si calcola la propria personale FC Max?

Il conteggio è molto semplice: 220 – la tua età

Nel mio caso è 185 (ho 35 anni). Questa è la mia FC Max. Da qui trovo tutte le soglie delle diverse zone cardio di allenamento semplicemente facendo il calcolo percentuale.

Altre sigle con cui potrai aver voglia di familiarizzare sono:

  • FCR: sta per frequenza cardiaca a riposo, che viene misurata anche semplicemente con il cardio frequenzimetro
  • FIC Ris: frequenza cardiaca di riserva

E questo è il quadro delle zone cardio d’allenamento in condizioni normali.

Cosa succede in gravidanza al battito cardiaco?

Come avevo già accennato nella pagina d’introduzione agli sport in gravidanza, il battito cardiaco a riposo, cioè la FCR, aumenta di default di 10-15 BPM.

Se ci aggiungi il fiato corto e la ridotta capacità polmonare, che accelera di conseguenza il ritmo respiratorio, capisci immediatamente perché il battito cardiaco in gravidanza ti schizza alle stelle solo facendo una rampa di scale.

E questo la dice lunga sulla dimensione dello sforzo che il corpo di una donna fa per portare il proprio bimbo nel pancione e, di conseguenza, del perché la gravidanza sia una condizione di cui avere particolare cura. Ho detto particolare cura, cioè alzare la soglia di attenzione, non la scusa per non muovere altro muscolo se non quelli delle dita sul telecomando guardando la TV.  

Quindi cosa vuole dire? Che devo aggiungere 10-15 a tutti i calcoli delle zone cardio e allenarmi di conseguenza? No, assolutamente no e ancora no.

Vuol dire, più semplicemente, che puoi scordarti della tabella di riferimento perché in gravidanza non ti serve. Tanto non puoi andare oltre la ZONA 2.

Se hai letto la tabella, però, avrai anche visto che è comunque consolante, dal momento che la zona 2 è quella che più interessa a noi donne.

Ed ecco magicamente spiegato perché, per lavorare sulla ciccia, camminare a passo svelto è più efficace che correre e perché in gravidanza fa così bene camminare.

In ogni scheda dedicata allo sport trovi i riferimenti anche del massimo del battito cardiaco in gravidanza a cui puoi arrivare, convenzionalmente consentito.

Tieni comunque presente che la soglia è personale e che una donna sportiva e allenata già prima del concepimento ha i battiti più bassi rispetto alla media. Ad esempio, il mio battito a riposo prima della gravidanza era di 52 BPM.

Bene, ora che sai più o meno tutto sulle zone cardio e sui calcoli delle FC, vorrai anche sapere come poter leggere in modo semplice questi dati.

Dispositivi per leggere e monitorare il battito cardiaco in gravidanza

In realtà è più semplice farlo che dirlo, grazie alla tecnologia a nostra disposizione.

Ormai da alcuni anni ci siamo abituati a sentire parlare di smartwatch, o fitness band, per dire un sinonimo. Orologi o bracciali da polso intelligenti che, oltre a varie altre funzioni, possono leggerci la frequenza cardiaca al polso grazie ad un sensore integrato.

Sono precisi? Sì, in linea di massima sì. Non serve dirti che più il dispositivo è tech, più è precisa la lettura.

Io ho il Garmin VivoActive HR, forse un po’ ingombrante per il mio polso, ma a questo sportwatch manca solo la funzione “prepara la borraccia coi sali minerali” e poi ha davvero tutto, altimetro compreso.

Quali comprare? Dall’iWatch al Polar, ai FitBit o altri modelli Garmin, vanno bene tutti. Questo dipende da te, dall’uso che ne fai, dall’importanza che dai all’aspetto estetico del dispositivo. In commercio ne esistono davvero di ogni tipo.

L’unico inconveniente dei fitband al polso è che, ad esempio come il mio, non rileva i battiti in acqua. Come faccio quando nuoto? Semplice, uso la fascia cardio. La mia, per questioni di “connessione e comunicazione”, è sempre di Garmin.

Va bene solo in piscina? Assolutamente no.

Se non vuoi dotarti di un orologio sportivo ma vuoi comunque leggerti il battito, la fascia cardio si può tranquillamente collegare anche solo al telefono, che fa da lettore dati. Infatti, la maggior parte delle case produttrici ha la sua APP, attraverso la quale puoi settare i tuoi dati e controllare, attraverso i dispositivi collegati, i tuoi parametri.

Non solo, perché tantissime APP per lo sport e il fitness, come Runtastic – per dirne una famosa – ti permettono di collegarti ai tuoi dispositivi.

Garmin ha la sua, che si chiama Garmin Connect. Si collega anche alla APP Salute nativa di iPhone ed è anche una community.  

Non hai niente di tutto ciò? Puoi usare l’apparecchio per misurare la pressione. Se non ne hai uno tuo, in farmacia la misurano sempre. Chiaro è che, mentre fai attività sportiva, non puoi essere contemporaneamente anche in farmacia. Per cui ti consiglio di prendere anche solo una fascia cardio. Ti assicuro che non è fastidiosa.

Vuoi vedere quali sport faccio, dove e come? Seguimi anche su Garmin Connect!

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Intanto ci vediamo al prossimo articolo.

 

 

 

 

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1 commento

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