Essere mamma e fare sport? 5 consigli per organizzarti al meglio.
Qualche consiglio utile, dalle faccende alla cucina, per farti trovare il tempo per fare sport.
La vita di una mamma è un puro e folle gioco di incastri. Se prima dei figli eri una donna lavoratrice, con una casa e un compagno/marito a cui pensare, ora sei una lavoratrice full day (perché questo è il lavoro di mamma, H24 NON STOP) + una casalinga + una lavoratrice. Quindi, siamo a 3 lavori. In tutto questo, bisogna trovare anche il tempo per fare la spesa, fare le commissioni, preoccuparsi delle necessità dei figli (pediatra, visite, vaccini e altro).
Organizzarsi è difficile. Ma fondamentale, vero?
Altrimenti non si combina nulla, lo sai anche tu. Basta un attimo che ci si perde via e le giornate volano. Poi si arriva a sera dicendo: cavolo, ho fatto la metà, della metà delle cose che volevo fare! Certo, l’imprevisto è sempre pronto e coi figli, poi, si sa, di imprevisti ce ne sono, eccome. E i denti, e le malattie, e che vogliono stare in braccio…non è semplice. No. E non lo è per nessuna. Fidati!
Se, poi, lavori in proprio, come me, il tempo è ancora più tiranno.
Non basta mai e la sera, quando si va a dormire, i pensieri (e a volte le preoccupazioni) non si spengono mai.
Il tempo per fare sport? Cos’è?! È già tanto avere tempo per farsi la doccia, spesso. Vero?
Ma, quali sono i tempi in cui si può risicare tempo? Ci sono dei modi per CREARE TEMPO anche dove sembra che non ci sia? Sì, ci sono. In questo post parliamo proprio di questo.
Lo so. La mia vita è come la tua. Uguale. Forse peggio. Tu vedi le foto sui social e pensi che sia tutto fantastico, fatto con calma, che io abbia un sacco di tempo libero. Solo a scrivere queste cose mi viene da ridere. Ma non è bello che io ti dica quante volte mi alzo molto presto…o quante domeniche non ci siano. Come tutti, anche io ho fatto delle scelte, che porto avanti, qualsiasi siano le conseguenze. Compresa quella di cucinare mille cose perché in famiglia non tutti la pensiamo uguale (ogni riferimento è puramente casuale, vero Massimo? :P)
Perché poi di questo si tratta. Di fare delle scelte. Di esserne consapevoli, di portarle avanti con coerenza. Quando si sceglie di rimettersi in forma è così, uguale.
Tornare in forma, stare bene, fare del benessere un percorso di vita è una scelta. O, forse, una promessa, da mantenere a se stesse.
Lo dico tante volte e non mi stancherò mai di ripeterlo: non è una questione di estetica. Non è una questione di taglia 40. Non è una questione di bilancia (o solo) o di specchio (anche). È una questione di SALUTE, del corpo e anche dell’anima!
Nessuno nasce in sovrappeso.
Quella della famigerata “costituzione grossa” è una leggenda metropolitana nata per dare una scusa oltre a tante altre scuse possibili, ma più opinabili. Non è che perdere 5 kg sia più facile che perderne 20. Semplicemente potrebbe essere più veloce arrivare all’obiettivo. Ma, è vero anche, che chi ha 20 kg da perdere, probabilmente, ha perpetrato “comportamenti alimentari e di stili di vita malsani” per più tempo. Non si aumenta di 20 kg in un giorno. Viceversa, non si cala di 20 kg nello stesso tempo.
Qualsiasi tipo di programma di REMISE EN FORME scegliate, richiede sempre le stesse condizioni fondamentali:
impegno
costanza
dedizione
pazienza
tempo
disciplina
organizzazione
uno stato mentale positivo, attivo e propenso a fare di questa scelta un successo
l’aiuto di una buona guida
Parlo con mamme ogni giorno. Ogni giorno sento mamme che hanno problemi a causa del sovrappeso. Dalla “semplice” stanchezza ai reumatismi, dalla frustrazione del non piacersi e del non rientrare nei vestiti, a vari problemi di salute (intestino, glicemia, intolleranze alimentari, gonfiore, infiammazioni varie, candide e potrei fare ancora una lunga lista).
Per questo mi permetto di insistere, battendo il chiodo in modo tanto insistente.
Il sovrappeso è, in primis, un problema di salute.
Una famiglia conta sui genitori. I figli contano sui genitori. Se i genitori non stanno bene, cosa facciamo? Prendiamo pastiglie tutta la vita? La soluzione non sono le pastiglie, ma il scegliere uno stile di vita che aiuti a prevenire tutto questo.
Certo, prendere le pastiglie è molto più comodo. Dire NON HO TEMPO è molto più comodo.
Le pastiglie, però, hanno lo stesso effetto del correttore sui brufoli: coprono il problema, non risolvono la causa.
Per stare bene e essere in salute, bisogna lavorare a monte, sulle cause. Non sulle conseguenze. I pilastri fondamentali che ti ho elencato prima, non sono messi a caso. Impegno, costanza, dedizione, pazienza, tempo e disciplina sono tutte componenti che puoi e devi metterci tu. Disciplina e organizzazione possono essere delle tue caratteristiche naturali (se le hai, tanto meglio) ma, se non le hai, una buona guida può aiutarti ad acquisirle.
Perché, in fondo, una maternal personal trainer deve fare anche questo: essere in grado di darti degli strumenti per poterti organizzare e destreggiare al meglio in questa folle vita e riuscire a pensare un po’ anche a te, alla tua forma e al tuo benessere, oltre che allo shopping 😉
E qui, dopo questo lungo preambolo, veniamo a noi.
Ci sono diversi ambiti del tuo quotidiano in cui ti può essere utile qualche suggerimento per incastrare al meglio il tuo tempo e inserire dell’attività sportiva in tutto questo.
Il presupposto fondamentale resta sempre e comunque uno:
Ogni cambiamento ha bisogno di ORGANIZZAZIONE.
Le attività nella giornata vanno organizzate al meglio. Per questo è molto importante PIANIFICARE. La BUONA VOLONTÀ fa già il 50% del lavoro.
Ad ogni modo, se sei seguita da un trainer o vai in palestra, sai che in quei determinati giorni avrai quell’impegno. Se, invece, decidi di fare da te, è ancora più importante che tu pianifichi bene i tuoi spazi, altrimenti sarà difficile tenere fede ai tuoi buoni propositi.
Creare le condizioni, creare SPAZIO, CREARE TEMPO per sé.
Non sono qui a raccontarti la bella favoletta e dirti che è semplice. Non lo è. Non lo è per nessuno. E, quando arriva sera, siamo tutte cotte, ubriache di stanchezza e del peso delle varie responsabilità. Non importa se dobbiamo perdere peso o meno. Muovere energia fa bene a tutte. Perché, sì, è solo muovendoti che sarai meno stanca!
Se fai, se ti muovi, muovi energia…e ne avrai anche per non arrivare a sera morta.
Pensi che ti suggerisca di svegliarti alle 4 del mattino, metterti su una cyclette mentre leggi le email dell’ufficio o ti porti avanti col lavoro? No, non ti dirò questo. Fallo, se vuoi, se ti piace, se è l’unico spazio che puoi creare.
I suggerimenti che sto per darti riguardano tutt’altro e sono delle facilitazioni molto più semplici.
Eccole:
1 – Programma la tua settimana prima, le singole giornate poi.
La vita è troppo piena di cose da fare per non pensare a come incastrarle al meglio. Il problema è che, quando non riesci, la prima cosa che lasci perdere è proprio la parte che ti farebbe più bene. Inserisci tutto: lavoro, attività coi figli, casa (pulizie, stirare, fare la spesa, giardino). Io, per esempio, faccio le polveri al mattino, metto a posto la casa, ritiro la roba stesa e stiro prima che si svegli Petra (verso le 7.30). La preparo per portarla al nido, poi vado in studio. Faccio la spesa quando la vado a prendere e mi tengo quell’ora prima di cena per stare con lei, o per allenarmi se non mi è stato possibile farlo in pausa pranzo (perché, sì, capita di dover fare delle variazioni, ma se lo sai, riesci a gestire tutto meglio). Pulizie il mercoledì (dopo cena) e il sabato/domenica (o il venerdì sera se siamo via il sabato e domenica). Ti sembra folle? No, è la vita di tutte noi…solo che io non voglio farmi schiacciare…ho fiducia nel mio essere più forte e padrona degli accadimenti. Non mi lascio schiacciare inerme, insomma. Voglio essere io a gestire il MIO TEMPO, non permetto al tempo di gestirmi! Triste? Sono scelte, come altre. Io ho scelto di stare bene. Il divano non lo vedo mai…ma va bene così. Ci sarà un tempo in cui non potrò più scegliere se muovermi o meno…e allora sì che sarà triste. Ora che posso scegliere, mi muovo volentieri.
2 – Organizza il menù di pranzi e cene
(così farai meglio anche la spesa e non ti ridurrai a fare le cose all’ultimo secondo, stressandoti ancora di più), di modo da sapere quanto tempo ti ci vuole per cucinare. Se mangi bene, fidati, che ci si mette meno tempo, perché i piatti salutari sono meno elaborati e laboriosi da prepare…
3 – Fatti furba in cucina! Sta ancora a spadellare? Ma no!
Se hai la fortuna di avere un robot da cucina come il Bimby, U SA LO! Più che puoi. Altrimenti ci sono tante soluzioni che “cucinano al posto tuo”: dalla vaporiera, alla pentola a pressione, fino a quelle soluzioni che offre, ad esempio, la Tapperware (vaporiera per microonde, cuociriso, urban). Io mi salvo un sacco di tempo con queste cose: metto tutto nel tegame, imposto il tempo di cottura, inforno o metto a cuocere…e via! Ci penso quando suona il timer.
In mezz’ora lo fai un workout fatto bene!Basta mettersi lì, d’impegno!
Non serve per forza prendere la macchina, fare mezz’ora di traffico ad andare e mezz’ora a tornare e stare un’ora in palestra. Anche a casa puoi fare un ottimo lavoro! Provare per credere. E poi hai una bella cena sana pronta e fumante che ti aspetta! Tra l’altro, fare attività fisica prima dei pasti ti è utile per due motivi: 1, ti evita di smangiucchiare fuori orario, fuori pasto, fuori tutto. 2, ti permette di fare la fase di recupero post allenamento direttamente con il cibo e, quindi, non dover aggiungere altro alla tua giornata.
4 – Cibo pronto? Anche, basta che sia sano!
Non tutto il cibo industriale è male, anzi. Ci sono tante aziende che lavorano bene, specie se parliamo di banco frigo o surgelati. Quando vai a fare la spesa, prova a prendere del tempo per esplorare gli scaffali oltre a quello che compri di solito. Esci dalla tua bolla, osserva, scopri e LEGGI LE ETICHETTE DEI CIBI CHE COMPRI!!! Potresti scoprire un mondo! Potresti scoprire che quello che compri, spesso, è una bomba di grassi e zuccheri, anche se “ti pare sano” 😉
5 – Prendi le cose seriamente, ma non farne un’ossessione.
Siamo esseri umani, non cyborg. Abbiamo ed è giusto avere una vita sociale. Un aperitivo è molto meglio che stare incollate al cellulare sul divano. Però, ecco, magari cerchiamo di controllare quello che mangiamo e beviamo. Non serve che ti dica che i superalcolici sono uno dei mali peggiori, così come i succhi e le bibite gassate, anche se un po’ meno (ma solo perchè non hanno l’alcool). Non ti piace la birra? Ecco, quello è un buon compromesso. Chiaro è che, se in una settimana gli aperitivi iniziano ad essere 2 o 3, poi ci aggiungiamo anche cena fuori 2 volte e magari pure il pranzo della domenica…beh…non serve che io concluda la frase. I numeri parlano da soli.
Se le cose non cambiano, per forza stiamo facendo qualcosa che non va. Ed è qui che entra in gioco, a maggior ragione, il valore di un Personal Trainer!
Spesso il fai da te è fallimentare.
Specie perché le persone non sanno “costruire un programma di allenamento”. NOn sanno da dove partire perché non sanno dove vogliono arrivare. Non ragionano in termini di obiettivi e, sopratutto, non considerano la salute, il benessere umano da un punto di vista globale, a 360°.
Una guida ti può fornire un giusto binario…poi, col tempo, puoi anche iniziare a percorrerlo da sola; ma, almeno all’inizio, è importante farsi guidare.
Hai bisogno di una mano? Batti un colpo al 3920085736 o scrivimi a silvia@mammasportiva.it!
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Condividere fa bene e tiene in allenamento le dita 😉
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